Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché trovo della poesia nelle piccole cose; come seguire la danza scoordinata di un granello di polvere che si ritrova immerso, all’improvviso, nel tenue raggio di un sole invernale che attraversa la finestra semi aperta. Sono tutt’ora affascinata dalla figura del postino e del lattaio. Li seguo sempre dallo spioncino del portone ed, in silenzio, aspetto che scompaiano dietro l’angolo e continuo ad aspettare, immaginandomeli fare la stessa cosa nella via dietro la mia. Per non parlare della Domenica dopo pranzo; le strade deserte, le orecchie piene di telecronache sportive e il naso pieno dell' odore del caffè appena fatto. Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché, quando faccio il bagno, immergo sempre le orecchie nell’acqua per sentire i passi del vicino amplificati ma ovattati. Sono tutt’ora ossessionata dal ticchettio della macchina da scrivere e dal suo tintinnio a fine battitura. Riesco ancora a vedere mio
E così è finita che ho messo su una playlist su spotify chiamata sad songs , riempito il bicchiere d'acqua fino all'orlo per buttare giù un eventuale groppo alla gola e preso la penna di totoro con la speranza di poter sciogliermi un po', come ai vecchi tempi. Perché sì. E' passato troppo tempo e sono successe troppe cose dal'ultima volta che ho ascoltato i Mumford&sons, ho riletto troppe volte cose già scritte, ho rivissuto troppe volte cose passate ed e è arrivato il momento di viverne altre. E' come quando si è seduti su uno scoglio d'inverno a fissare il mare e ci chiediamo perché non lo facciamo più spesso, che c'è della poesia nella solitudine e nel dolore, nella nostalgia di una sensazione e nei ricordi un'infelicità passata, presente e futura, Così aspettiamo l'arrivo di una nuova onda abbastanza coraggiosa da scagliarsi sul molo, con le mani che profumano di arancia appena sbucciata e lo stomaco pieno di desiderio , voglia d