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Subway, 1958.

"Perché mi guardano così?" pensavo.
I bambini bisbigliavano tra di loro quando... "Ehi, ma che pagliaccio sei senza naso?!"
Mi toccai la punta del naso e mi accorsi di non averlo.

E così eccomi qui, in metropolitana, appoggiato al muro che aspetto il mio treno, ricoperto di torta e con 2 dollari in tasca.
"Che pagliaccio sei senza naso?!"
Eppure non era il naso che mi mancava, sentivo dentro qualcos'altro o forse non lo sentivo proprio.
Dal tunnel arrivò una folata di vento e polvere e chiusi gli occhi...

Che stai facendo? Ti sei annullato.
Non esisti più.
Chi sei?
Lo hai dimenticato.
Stai sacrificando tutto te stesso.
Stai impiegando tutte le tue energie per realizzare i sogni degli altri.
E tu?
Ci sarai sempre e non per te stesso.
Quindi preparati a restare da solo.
Preparati.
Oppure ritrovati.
Cercati.
Ricomincia.
Ora.

"Mi scusi?"
Riaprii gli occhi a fatica.
"Le è caduto questo."
Un ragazzino mi porse un naso di gomma rosso e scappò verso l'uscita.
"Ma come...?"
Arrivò il mio treno e perplesso, col mio naso di gomma tra le dita, salì.
E (ri)cominciai a ridere...



Lady H.


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