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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

stay.

Questa è una di quelle sere in cui la televisione mi innervosisce più del solito. Il mondo mi innervosisce più del solito. Mi innervosisce anche il mio battito cardiaco, il mio respiro. Tutto continua a muoversi. "La vita va avanti..." Tutto passa, tutto si scioglie, una canzone finisce e arriva il silenzio. Poi un gatto si sveglia e inizia il suo solito, lento e sinuoso  stretching, scende dal letto e resto lì, a fissare il vuoto. Un vuoto che si riempie della luce del giorno, dell'odore del caffè, del sapone sul viso, dell'amaro in bocca. Di un sorriso in una fotografia, di un abbraccio nella pelle, ormai fredda, cicatrizzata. E la paura dell'abbandono, che possa cambiare qualcos'altro. Le persone vanno via, ma restano. La prossima volta voglio essere io ad andare via, perché è un qualcosa di straziante rimanere. "Passerà..." A consolarmi?, le illusioni di una vita. Così mi alzo e vivo. Per fortuna non ho 9 vite come i gatti. La