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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Corri ragazza laggiù!

"Ma come posso fare? Mi aveva promesso che blablabla , e invece non blablabla . Dopo tutto quello che gli ho fatto dovrebbe, come minimo, sposarmi! " E' questo quello che mi tocca sentire alle dieci del mattino, appena sveglia e con gli occhi ancora appiccicaticci. Quello che può fare un telefilm tedesco di serie Z è davvero impressionante e, soprattutto, deleterio per il genere femminile. Voglio dire, tu sciacquetta annacquata (?) dallo sguardo vacuo, pretendi di esser sposata piuttosto che rispettata ? Ora, non voglio fare la femminista di turno, però se un uomo ti tratta in questo modo, non considerandoti, pensando solo ai suoi interessi, è perché sei tu la prima a farti trattare in questo modo. La tv è stata un po' la nostra mamma e credo continui ad esserlo (purtroppo) e cosa insegnano alle nuove adolescenti? Che se ti denudi diventi qualcuno e se un ragazzo ti fa un cunilingus allora ti ama?! Non lo so, sono così demotivata... Quasi, qu

"Sing me to sleep..."

Avevo appena finito di mangiare il mio ipocalorico panino con carne di cavallo e patatine quando mio padre: "Tesoro, prima mi sentivo appesantito, ora che ho mangiato mi sento meglio... Che può essere?" ... Attimo di perplessità. Ricerca di diagnosi in corso... "Ah, sicuramente è perché hai iniziato la digestione." Ma che ca...? Perché sono circondata da ipocondriaci? E soprattutto perché chiedono a me, dottoressa in medicina-di-sta-fonchia, che ingurgito buscofen per sballarmi (per dire.) Così sono arrivata ad una conclusione: la gente preferisce chiedere alla gente che non sa per sentirsi dire che va tutto bene, mentre se va dal medico è per firmare il certificato di morte. Comunque non ha senso. Tornando a casa, però, è riaffiorata una sensazione che non provavo da parecchio tempo: l'attesa. Non quell'attesa che anticipa l'uscita di una puntata del tuo telefilm preferito ogni settimana, ma l'emozione, la magnifica eccitazione che ant

Era un' Estate fredda quella.

“La solitudine non è mai con voi;  è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate,  così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e,  cessando ogni affermazione di voi,  cessi l’intimità stessa della vostra coscienza.  La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi.” Qualcuno. Lady H.&Mr P.

Ricetta torta "chiaramente omosessuale"

Devo dire che il Digitale Terrestre mi ha distrutto la vita. In meglio (?). Qualche giorno fa ero sdraiata sul divano mangiando biscotti dietetici e facendo dello snervante zapping, quando sono incappata in una serie interminabile di programmi di cucina. GNAM! Così, fantasticando sui cuochi e su quello che stava sotto quei grembiuli sporchi di cibo, ebbi una rivelazione: "FA' UN DOLCE!" Quindi ieri, armata di grembiule con tanto di paperelle e determinazione, iniziai a creare "una torta chiaramente omosessuale ": Ingredienti: - 600 gr di pesche (equivalgono più o meno a 3 pesche). - 200 gr di cioccolato fondente. - 100 gr di burro. - 4 uova. - 100 gr di zucchero. - 50 gr di farina. Procedimento: Prendete le pesche (mi sento così Benedetta Parodi!) e mettetele a scottare in una pentola con acqua già in ebollizione per circa 10 minuti, poi scolatele in acqua fredda, sbucciatele e tagliatele a pezzi non troppo piccoli. Quindi prendete un tegamin

Necrologio all'innocenza.

Al calar del giorno ti vengono in mente tanti di quei pensieri, alcuni superficiali, altri pieni di consapevolezza perduta. Al mattino non hanno più senso. E' come se ogni cosa perdesse di significato. Odio il giorno. Ieri sera sorseggiavo un blue sunset  con un amico, quando fu immediatamente chiaro un concetto, quella sensazione di smarrimento: ho perso l'innocenza. Innocenza : m ancanza assoluta di colpa o responsabilità, morale o giuridica, in un individuo. L'essere innocente; purezza, ingenuità, candore, integrità, semplicità. Ho perso tutto ciò. Corrotta da una società materialista, automatizzata. Contaminata dai vizi. Alterata dal virtuale. Schiacciata  dalle responsabilità verso me stessa e verso gli altri. E diventi quasi cieca. Vedi tutto bianco o nero, dimenticando che nel mezzo ci sono infinite cromature. Finisci per chiederti "perché non l'ho capito subito?" Gli altri ti sentono stanca, presa dalle tue cose e non vogliono dis

"Ho invitato uno strano pagliaccio di nome IT al tuo compleanno."

Le noie dei compleanni in famiglia sono parecchi: 1) devi aspettare gli altri invitati. 2) la fame bestia. 3) parlare di malattie con i nonni. 4) i regali non sono per te. 5) e il canto dei grilli in Estate ti fa estraniare e ti fa pensare al sesso. Almeno per me. Ebbene, queste ricorrenze, se non riguardano me o i miei amici più intimi, sono di una tristezza e di una palla assurda. Ti ritrovi a tavola che aspetti di mangiare e cala il silenzio, "Ah, oggi fa un caldo!" dice qualcuno, "Madonna, hai ragione!". L'imbarazzo di parlare del tempo. Per fortuna c'è la birra e così cogli l'occasione e ricominci ad immaginare le sue mani che scivolano su di te e ti fanno perdere la testa, il suo sguardo divertito mentre ti contorci sotto i suoi tocchi e... "AAAAH" i bambini iniziano a rincorrersi e ad urlare e le nonne che li difendono guardandoli con tenerezza. Istinto omicida. Perché? Che senso ha? "Per riunire la famiglia",

La notte porta consiglio...(?)

Iniziare un blog è sempre stato qualcosa di estremamente difficile quanto eccitante. Vorresti apparire brillante, acuto, geniale, un po' come Sgarbi, solo meno rompipalle. Ma per quelli come me risulta parecchio complicato riuscire nell'intento, quindi mi limiterò a spiegarvi il motivo per cui ho deciso di iniziare questa non troppo nuova avventura. Che maleducata, mi presento, sono Lady Hyde , una ventenne annoiata. Ho sempre sostenuto di essere parecchio lunatica ed isterica, alcuni mi hanno addirittura detto di soffrire di un "malessere" chiamato Disturbo Dissociativo dell'Identità, a questo devo il mio appellativo Lady Hyde (conoscerete tutti  l'opera di Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde , no? Nel dubbio Wikipedia vi salva:  qui. ). Perché Lady Hyde. Perché vorrei essere la parte più passionale ed energica di me stessa. Invece ho solo dei mostri nel cervello. Quindi, stanotte, dopo aver salvato in pdf il Mein Kampf  di