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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

quiete.

Un gufo stava appollaiato sul davanzale della sua finestra, grigio e con una testa enorme. Provò a sporgersi per vederlo meglio in viso, le scivolò la mano e… All’ improvviso aprì gli occhi, era stato solo un sogno. Si girò verso la sveglia: le 5:00, ed era Domenica. Infastidita e annoiata si divincolò dal groviglio di lenzuola che la legavano. Restò, così, immobile a pancia in su, con le braccia e le gambe divaricate, assaporando il silenzio della casa, della città, del mondo attorno a lei. Le foto al muro sorridevano a mala pena e guardavano altrove, lontano. Stette a fissare un raggio di sole dividere le ombre sul soffitto, un timido e coraggioso raggio di sole dopo giorni di buio e pioggia. Lentamente si mise a sedere e guardò davanti a sé il baule di quercia sotto la finestra. Come ipnotizzata scese dal letto e si inginocchiò davanti ad esso. Dita intorpidite sfiorarono quel vecchio e sconosciuto baule, da quanto tempo era lì? “Stupida, da sempre!” le dis