Passa ai contenuti principali

Contraddizione.


Ma secondo voi, che problema aveva il Creatore quando dal fango plasmò Adamo e dalla sua costola creò Eva?
Okkei, mi sono data la risposta da sola.

Il genere umano continua a sorprendermi.
Assuefatto dai fumi del proprio ego e da gambe di tizie random, oggi, cercano di abbordare donzelle in questo modo:
"Siedi in modo sbagliato, fai ricadere il peso nella zona lombare verso destra, e vedo che hai le caviglie e i POLPACCI gonfi, sicuramente soffri di "qualcosa che ha a che fare con la cellulite". Ti insegno qualche trucchetto per correggere questi difetti... Ti piacciono i massaggi ai piedi? Se ti togliessi una scarpa ti farei vedere, basta che poggi un piede sulla mia gamba..."
Manca solo che ti faccio vedere il mio assorbente e ti dico che mi scappa la cacca allora ti ho veramente conquistato?
Uè, Mr. Perfezione dagli addominali nascosti dalla panza e dalla stupidità, scommetto che sai rotolare benissimo verso "vaffanculo".
Ma non sto qui a raccontarvi quello che è successo dopo e le conseguenti mala-parole che gli ho gentilmente rivolto.

Questo è un nuovo modo per abbordare una ragazza.
E aveva circa 40 anni.
Io speravo che almeno quelli di una certa età avessero  un minimo di delicatezza.
In realtà aveva già iniziato male dandomi della liceale, quindi ci stava provando con una pseudo minorenne.
Il fatto è che gli uomini al giorno d'oggi vogliono parlare, parlare di sé, parlare delle loro qualità e dei tuoi difetti e nel momento di agire STRAparlano.
Siete inquietanti.

Chi li ha educati così?
Sono seriamente fermi a quando avevano 5 anni?
Che insultavano le bambine per poi farle piangere tra le braccia della maestra che gli diceva "tranquilla, Bettina, è che gli piaci... "
C-c-cosa?
Credono seriamente di adottare la psicologia inversa?
Con noi donne?
Con donne col ciclo?
Con donne  che stanno cercando di concludere qualcosa nella loro miserabile vita?

Non molestateci.
Girate alla larga perché siamo acide e, se proprio dovete, coccolateci e non parlate.
Riempiteci di coccole e carezze.
Altrimenti lasciateci sole, tanto ci lamenteremo comunque.
Siamo frutto del demonio.
Non servono fiori, cene, regali che luccicano, amateci e basta.
Sbuffate, va bene, ma non diteci che abbiamo la cellulite.



Lady H.





Commenti

  1. Caviglie e polpacci gonfi è sempre un bel complimento, non c'è che dire.
    Il tizio, senti me, era sicuramente un feticista, e fin qui nulla di male, ma è invece l'abbordare sbrodoloso a non andare, avrei avuto schifo anch'io ad assistere ad una scena così. E poi non bastava vantarsi e crogiola nel proprio "sapere", c'è bisogno anche di inventarselo per altri scopi, mah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A distanza di settimane non posso fare a meno di ridere, giuro!
      Per il resto mi piacerebbe che impiegassero certe doti in modo più costruttivo anziché "sbrodolare" le palle agli altri.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Ma sono spesso bugie, argomentazioni finte create ad hoc per l'occasione sbrodolosa, non c'è un modo per farle diventare costruttive! Come sei ottimista! :D

      Elimina
    4. Mmhm, potrebbe aiutare le vecchiette ad attraversare senza che queste si rompano il femore.
      Comunque mi sono innamorata del termine "sbrodolare" *O*

      Elimina
    5. Hai ragione, effettivamente... Ma sempre ottimista rimani: una vecchietta investita solo con il femore rotto.
      Sbrodolare è bello anche farlo, oltre che dirlo, per non parlare delle bolle di saliva...

      Elimina
    6. Va bene, lasciamo perdere la vecchietta...
      L'importante è non creare quei cumuli di saliva bianca ai lati della bocca, per il resto approvo lo sbrodolare copioso!

      Elimina
    7. I cumuli di saliva caratterizzavano diversi miei compagni scuola, ai tempi, di solito quelli che rimanevano spesso stupiti o non trasudavano intelligenza.
      Decisamente w le sbrodolature, ma fossi in te starei attenta ai cumuli, è evidente che nel tuo avatar si cerca di eliminare proprio quelli, forse è una tua estrema paura!, uuuuuuh (verso di fantasma)!

      Elimina
    8. Più che altro sono ipnotici, mi fanno uno schifo assurdo ma non riesco a smettere di fissarli.
      Un po' come quelli che spremono i bufoli altrui per il semplice fatto di non sopportarli lì, pieni!

      Comunque si sta degenerando e tu continui a darmi corda :D

      Elimina
    9. Sursum corda e i cumuli! :D

      A me cercavano di strappare i peli, e sì che non sono villosissimo.
      Comunque... tu sei una spremitrice o una spremuta?

      Elimina
    10. Amen!

      Comunque non sono niente perché mi fanno schifo ste cose, non puoi capire quanto!
      E' una cosa malata, sporca, sbrodolosa e che mi fa rabbrividire.
      Preferirei farmi strappare i peli del polpaccio con i denti, sì, DEL POLPACCIO pur di non farmi spremere :DD
      Sono impazzita.
      E tu non dirmi di essere un feticista del brufolo.

      Elimina
    11. No, per nulla, mi dà fastidio anche il solo essere toccato. Poi se mi capita di avere una lesione di qualche specie non mi metto a smanettarla per strada o a farlo fare agli altri, no no.

      I polpacci invece mi piacciono, anche se fintamente gonfi.

      Elimina
    12. Ecco n'altro feticista dei polpacci.
      Ma c'è gente sempre più strana in giro, eh! (ovviamente scherzo!)
      Per fortuna ho polpacci da calciatore, io :P

      Elimina
    13. Che li hai da calciatore se n'è accorto anche il tuo spasimante, però ha peccato sulle cause!

      Di polpacci non sono proprio feticista, lo sarei più di occhi e capelli, ho sempre sognato di recidere le palpebre ad un amore, per conservarle.

      Elimina
    14. Io strappo i peli della barba per poi conservarli c:

      Elimina
    15. Mi piace! Io la porto sempre, corta o lunga che sia.
      Metti che un giorno mi vorrai bene potrei fartene dono.

      Elimina
    16. ...anche se ti vorrò bene anch'io.

      Elimina
    17. Pfff, critico tanto i maniaci, quando la prima sono io :D
      Sti gesti non sono classificabili in base all'affetto, vanno oltre!

      Elimina
    18. Allora mi prenderò la libertà di morderti una palpebra, un giorno!
      Sì, tu sei decisamente una mistrantromaniaca!

      Elimina
    19. Molte cose hanno morso di me, ma le palpebre ancora no °_°

      Io sono una "filosbrodola"!

      Elimina
    20. Allora ho questo programma: ci poniamo dinanzi un'opera d'arte a tua scelta e sbrodoliamo assieme!
      Che ti hanno morso?

      Elimina
    21. http://digiphotostatic.libero.it/Opilif/med/a835dfc5be_1442444_med.jpg

      La nuca, come il vampiro di Ed e altre cose come i pollici!

      Elimina
    22. Io sto sbrodolando da quando hai postato, tu?
      La tua nuca deve essere saporitissima! Ma come hai i capelli?

      Elimina
    23. Come il vampiro di Munch.
      Solo crespi, con le doppie punte e un finto shatush.
      Ti stai già confondendo? :D

      Elimina
  2. Ahahah, no, volevo avere in mente la manovra per arrivare alla tua nuca più facilmente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pfff, sarà un'ardua impresa.

      Elimina
    2. Mi "accontenterei" di mordere la parte inferiore del viso, in un modo simile a come accade nel tuo avatar, con le mie mascella e mandibola al posto della mano.
      Per adesso continuo a sbrodolare sulla jpeg.

      Elimina
    3. Quanto sei complicaaato!
      Attenzione a non prendere anche il mio doppiomento.

      Elimina
    4. Quello è un buon contorno!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Old fashioned like Chet Bake

Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché trovo della poesia nelle piccole cose; come seguire la danza scoordinata di un granello di polvere che si ritrova immerso, all’improvviso, nel tenue raggio di un sole invernale che attraversa la finestra semi aperta. Sono tutt’ora affascinata dalla figura del postino e del lattaio. Li seguo sempre dallo spioncino del portone ed, in silenzio, aspetto che scompaiano dietro l’angolo e continuo ad aspettare,  immaginandomeli fare la stessa cosa nella via dietro la mia. Per non parlare della Domenica dopo pranzo; le strade deserte, le orecchie piene di telecronache sportive e il naso pieno dell' odore del caffè appena fatto. Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché, quando faccio il bagno, immergo sempre le orecchie nell’acqua per sentire i passi del vicino amplificati ma ovattati. Sono tutt’ora ossessionata dal ticchettio della macchina da scrivere e dal suo tintinnio a fine battitura. Riesco ancora a vedere mio

28 Novembre 2017

E così è finita che ho messo su una playlist su spotify chiamata sad songs , riempito il bicchiere d'acqua fino all'orlo per buttare giù un eventuale groppo alla gola e preso la penna di totoro  con la speranza di poter sciogliermi un po', come ai vecchi tempi. Perché sì. E' passato troppo tempo e sono successe troppe cose dal'ultima volta che ho ascoltato i Mumford&sons, ho riletto troppe volte cose già scritte, ho rivissuto troppe volte cose passate ed e è arrivato il momento di viverne altre. E' come quando si è seduti su uno scoglio d'inverno a fissare il mare e ci chiediamo perché non lo facciamo più spesso, che c'è della poesia nella solitudine e nel dolore, nella nostalgia di una sensazione e nei ricordi un'infelicità passata, presente e futura, Così aspettiamo l'arrivo di una nuova onda abbastanza coraggiosa da scagliarsi sul molo, con le mani che profumano di arancia appena sbucciata e lo stomaco pieno di desiderio , voglia d

TheDoctor&LadyNo-Sense

2015. Anno lontano, vicino, trascorso e passato per il Dottore, prigioniero ad Algos, ennesimo pianeta sotto assedio da parte dei temibili Dalek. Brutalmente torturato durante l'interrogatorio il Dottore urlò qualcosa. Forse era proprio "qualcosa". Qualcosa di normale, di ovvio, giustificato, logico ed immediato, naturale, intuitivo. Ma i Dalek iniziarono ad inquietarsi, a roteare agitando le armi ed a gracchiare "QUAL-CO-SA". Ma cosa...? Era una specie addestrata alla morte -o per lo meno a rompere la minchia, ma non programmata a ricevere  quel "qualcosa". "Hai detto NON LO SO?!", chiese un Dalek al Dottore. "Sssì.", rispose il Dottore, perplesso. Forse era la prima volta che i Dalek sentivano quella semplice affermazione da parte del Dottore. Il Dottore sapeva sempre tutto, cos'era allora quel "non lo so."? "STER-MI-NA-RE!", urlarono in coro i robot. Il Dottore restò immobile a pensare. "