Passa ai contenuti principali

anni '90.

Sempre 'ste spalle curve in avanti. DRITTA CON LA SCHIENA!

Ok, va bene.
Ultimo mese di tortura, esame finale in accademia e l'ultimo per sta sessione all'università e poi Torino.
No, rEgà, devo staccare col mondo.

#ridottacosì
Vorrei tornare al millenovecentonovantanove, quando ancora non ero #ridottacosì e imperversava la musica dance, quella che spaKKava e pompava veramente nelle casse.

Troppi pensieri per la testa, stress, cose da fare e persone da educare e io non c'ho proprio voglia ecco perché mi merito 8 giorni di totale relax con quell'altra pazza che sta per laurearsi.

Sto chiudendo un po' di conti in sospeso, ridefinendo la mia borderline e recuperando qualcosa dalla mia "psicosi".
E' tutto ancora molto precario, pensieri, opere e omissioni.

Io, a volte, la vedo davanti a me che mi sorride e  affronto la vita con più coraggio.
Mi fa: "Non pensarci e vai avanti, perché adesso devono capire gli altri, non tu."
Ma, se posso essere sincera, mi sono rotta anche di aspettare che gli altri capiscano.

Okkei, non faccio altro che dire che voglio diventare mamma, che mi sento pronta, che il mio utero è pronto, che il mio istinto materno è palese, ma con i bambini, no con quelli che la mamma già ce l'hanno, UAGGHIO'!

Quindi ciao.
C I A O, vado in disKo che c'è la serata anni '90.

#nosense


Lady H.


Commenti

  1. Ma non sembra un post scritto da te, troppo poco criptico!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa mi addolora parecchio, credimi.
      Perdo colpi, ma recupererò.
      Forse ;)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Old fashioned like Chet Bake

Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché trovo della poesia nelle piccole cose; come seguire la danza scoordinata di un granello di polvere che si ritrova immerso, all’improvviso, nel tenue raggio di un sole invernale che attraversa la finestra semi aperta. Sono tutt’ora affascinata dalla figura del postino e del lattaio. Li seguo sempre dallo spioncino del portone ed, in silenzio, aspetto che scompaiano dietro l’angolo e continuo ad aspettare,  immaginandomeli fare la stessa cosa nella via dietro la mia. Per non parlare della Domenica dopo pranzo; le strade deserte, le orecchie piene di telecronache sportive e il naso pieno dell' odore del caffè appena fatto. Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché, quando faccio il bagno, immergo sempre le orecchie nell’acqua per sentire i passi del vicino amplificati ma ovattati. Sono tutt’ora ossessionata dal ticchettio della macchina da scrivere e dal suo tintinnio a fine battitura. Riesco ancora a vedere mio

28 Novembre 2017

E così è finita che ho messo su una playlist su spotify chiamata sad songs , riempito il bicchiere d'acqua fino all'orlo per buttare giù un eventuale groppo alla gola e preso la penna di totoro  con la speranza di poter sciogliermi un po', come ai vecchi tempi. Perché sì. E' passato troppo tempo e sono successe troppe cose dal'ultima volta che ho ascoltato i Mumford&sons, ho riletto troppe volte cose già scritte, ho rivissuto troppe volte cose passate ed e è arrivato il momento di viverne altre. E' come quando si è seduti su uno scoglio d'inverno a fissare il mare e ci chiediamo perché non lo facciamo più spesso, che c'è della poesia nella solitudine e nel dolore, nella nostalgia di una sensazione e nei ricordi un'infelicità passata, presente e futura, Così aspettiamo l'arrivo di una nuova onda abbastanza coraggiosa da scagliarsi sul molo, con le mani che profumano di arancia appena sbucciata e lo stomaco pieno di desiderio , voglia d

TheDoctor&LadyNo-Sense

2015. Anno lontano, vicino, trascorso e passato per il Dottore, prigioniero ad Algos, ennesimo pianeta sotto assedio da parte dei temibili Dalek. Brutalmente torturato durante l'interrogatorio il Dottore urlò qualcosa. Forse era proprio "qualcosa". Qualcosa di normale, di ovvio, giustificato, logico ed immediato, naturale, intuitivo. Ma i Dalek iniziarono ad inquietarsi, a roteare agitando le armi ed a gracchiare "QUAL-CO-SA". Ma cosa...? Era una specie addestrata alla morte -o per lo meno a rompere la minchia, ma non programmata a ricevere  quel "qualcosa". "Hai detto NON LO SO?!", chiese un Dalek al Dottore. "Sssì.", rispose il Dottore, perplesso. Forse era la prima volta che i Dalek sentivano quella semplice affermazione da parte del Dottore. Il Dottore sapeva sempre tutto, cos'era allora quel "non lo so."? "STER-MI-NA-RE!", urlarono in coro i robot. Il Dottore restò immobile a pensare. "