Aprii gli occhi.
Avevo la sensazione di aver dormito per anni e per un secondo allo stesso momento.
Distesa su un letto, circondata da fili e da fredde lenzuola bianche.
Quelle fuori dalla porta erano persone?
Non ne ero più certa.
L’unica cosa di cui ero certa era lei, seduta accanto a me, intenta a leggere un libro, illuminata da un insolito sole di fine Ottobre.
Alzò gli occhi dal libro e mi guardò sorridendomi e in un attimo fui circondata dal suo amore.
Chiuse il libro e guardò fuori dalla finestra, godendosi quell’ insolito sole di fine Ottobre.
Poi la vidi correre verso di me, colta da un improvviso entusiasmo.
Quell’entusiasmo che mi toglieva il respiro.
Tolse i freni dal letto e lo spinse verso il grande balcone.
Fui improvvisamente investita da una forte luce che mi costrinse a chiudere gli occhi, poi calore, e ancora un leggero venticello sulla mia pelle, la sua risata dentro le mie orecchie e la sua morbida testa sul mio petto, abituato a sorreggerla e oggi confortato da lei.
Avevo la sensazione di aver dormito per anni e per un secondo allo stesso momento.
Distesa su un letto, circondata da fili e da fredde lenzuola bianche.
Quelle fuori dalla porta erano persone?
Non ne ero più certa.
L’unica cosa di cui ero certa era lei, seduta accanto a me, intenta a leggere un libro, illuminata da un insolito sole di fine Ottobre.
Alzò gli occhi dal libro e mi guardò sorridendomi e in un attimo fui circondata dal suo amore.
Chiuse il libro e guardò fuori dalla finestra, godendosi quell’ insolito sole di fine Ottobre.
Poi la vidi correre verso di me, colta da un improvviso entusiasmo.
Quell’entusiasmo che mi toglieva il respiro.
Tolse i freni dal letto e lo spinse verso il grande balcone.
Fui improvvisamente investita da una forte luce che mi costrinse a chiudere gli occhi, poi calore, e ancora un leggero venticello sulla mia pelle, la sua risata dentro le mie orecchie e la sua morbida testa sul mio petto, abituato a sorreggerla e oggi confortato da lei.
Odore d’Autunno e pace.
Finalmente pace per le mie guance, così a lungo tese.
“Mi vuoi bene?” mi chiedono le sue dita sul dorso della mia mano.
Finalmente pace per le mie guance, così a lungo tese.
“Mi vuoi bene?” mi chiedono le sue dita sul dorso della mia mano.
A certe domande esistono risposte silenziose.
Risposte bagnate da lacrime che purificano e liberano ciò che va liberato dal peso della sofferenza terrena, finalmente libero di viaggiare sul dorso dello Scirocco.
“Mi vuoi bene?”
Abbi coraggio e va' avanti con lei tue certezze e le tue incognite.
Lady H.
Poi?
RispondiElimina