Passa ai contenuti principali

Il Growl è Donna.



In ricordo della mia frivola adolescenza poser metal, qualche tempo fa sono andata ad un concerto appunto metal e devo dire che ne sono uscita leggermente indolenzita quanto euforica.
Non era un semplice gruppo quello sul palco, non era il solito gruppetto e non c'era il solito pubblico.

Quelli sul palco erano i LyricaLCross e quello sotto era un pubblico amato, venerato.



Quattro componenti, tre uomini e una donna che sono scesi a patti col diavolo per avere al posto del sangue il fuoco della passione per la musica, carisma,  forza e amore per i fans.


Cos' hanno in più i LyricaLCross rispetto agli altri?

  • Hanno una cantante, Emy LC Vice, che oltre ad essere l'ideatrice del progetto è anche colei che trascina il pubblico in una vera e propria "wall of death" di emozioni, euforia e follia quasi primordiale.

  • Hanno un batterista,  Fabry LC Horns, che a colpi di doppio pedale inarrestabile, diventa una macchina da guerra che scandisce ogni battito di rabbia di un pubblico in estasi.


  • Hanno un bassista,  Ale LC First, un concentrato di muscoli che dal basso delle sue note crea un vortice di suono duro e violento capace di scatenare una folla in delirio.



  • Hanno un chitarrista, Pedro LC Shingle, dalla cui chitarra non si libera altro che stile, brividi e carnalità facendo tremare il pubblico con i suoi riff  e assoli travolgenti.



  • Hanno un Pubblico pazzo, un pubblico duro, energico, arrabbiato e che ama i loro live.
    Un pubblico soddisfatto.




Alternando dei veri e propri spettacoli si trasformano in soldati, macellai, chirurghi  e poderosi e sensuali scozzesi in kilt per la loro e nostra madre musica.

Quindi, se avete voglia, se siete amanti del genere o anche se non lo siete e vi va di vedere un bel concerto, con la gente giusta, l'ambiente giusto e la giusta atmosfera, se siete nei paraggi di Catania o se vi va di prendere la macchina, il treno, l'aereo e raggiungerli li troverete il 27 Aprile in via Santa Maria del Rosario, 28, alle 22:00, in collaborazione con i LyricaLCross:  i New Disaster Order - Sepultura Tribute e Jude (Special Guest con Emy), B5, i Criminal Society - R.J Dio Tribute, Djset Rammstein Tribute, armati di rabbia, devastazione e carisma, e come Aftershow djset a cura di Mik Von Rap.
Pronti a spaccare in due il palco a colpi di growl al femminile, pogo, headbanging  e suono brutale, pronti a farvi tornare a casa un po' come sono tornata io dal loro ultimo concerto, piena di vita.


LINK DELL' EVENTO
FACEBOOK: LyricaLCrosS
FB: Criminal Society

Lady H.


Live LyricaLCrosS.



Commenti

Post popolari in questo blog

Old fashioned like Chet Bake

Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché trovo della poesia nelle piccole cose; come seguire la danza scoordinata di un granello di polvere che si ritrova immerso, all’improvviso, nel tenue raggio di un sole invernale che attraversa la finestra semi aperta. Sono tutt’ora affascinata dalla figura del postino e del lattaio. Li seguo sempre dallo spioncino del portone ed, in silenzio, aspetto che scompaiano dietro l’angolo e continuo ad aspettare,  immaginandomeli fare la stessa cosa nella via dietro la mia. Per non parlare della Domenica dopo pranzo; le strade deserte, le orecchie piene di telecronache sportive e il naso pieno dell' odore del caffè appena fatto. Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché, quando faccio il bagno, immergo sempre le orecchie nell’acqua per sentire i passi del vicino amplificati ma ovattati. Sono tutt’ora ossessionata dal ticchettio della macchina da scrivere e dal suo tintinnio a fine battitura. Riesco ancora a vedere mio

28 Novembre 2017

E così è finita che ho messo su una playlist su spotify chiamata sad songs , riempito il bicchiere d'acqua fino all'orlo per buttare giù un eventuale groppo alla gola e preso la penna di totoro  con la speranza di poter sciogliermi un po', come ai vecchi tempi. Perché sì. E' passato troppo tempo e sono successe troppe cose dal'ultima volta che ho ascoltato i Mumford&sons, ho riletto troppe volte cose già scritte, ho rivissuto troppe volte cose passate ed e è arrivato il momento di viverne altre. E' come quando si è seduti su uno scoglio d'inverno a fissare il mare e ci chiediamo perché non lo facciamo più spesso, che c'è della poesia nella solitudine e nel dolore, nella nostalgia di una sensazione e nei ricordi un'infelicità passata, presente e futura, Così aspettiamo l'arrivo di una nuova onda abbastanza coraggiosa da scagliarsi sul molo, con le mani che profumano di arancia appena sbucciata e lo stomaco pieno di desiderio , voglia d

TheDoctor&LadyNo-Sense

2015. Anno lontano, vicino, trascorso e passato per il Dottore, prigioniero ad Algos, ennesimo pianeta sotto assedio da parte dei temibili Dalek. Brutalmente torturato durante l'interrogatorio il Dottore urlò qualcosa. Forse era proprio "qualcosa". Qualcosa di normale, di ovvio, giustificato, logico ed immediato, naturale, intuitivo. Ma i Dalek iniziarono ad inquietarsi, a roteare agitando le armi ed a gracchiare "QUAL-CO-SA". Ma cosa...? Era una specie addestrata alla morte -o per lo meno a rompere la minchia, ma non programmata a ricevere  quel "qualcosa". "Hai detto NON LO SO?!", chiese un Dalek al Dottore. "Sssì.", rispose il Dottore, perplesso. Forse era la prima volta che i Dalek sentivano quella semplice affermazione da parte del Dottore. Il Dottore sapeva sempre tutto, cos'era allora quel "non lo so."? "STER-MI-NA-RE!", urlarono in coro i robot. Il Dottore restò immobile a pensare. "