Passa ai contenuti principali

stati di insania.

Ho una fame tremenda.

Ma non è questo il discorso:
c'è sempre qualcuno meglio di me (o almeno credo); e obiettivamente è così ( o almeno credo).

Gente carismatica, positiva, incurante di se stessi.
Obiettivamente li odio.
O li invidio.
Comunque non li sopporto.

Finisco per inibirmi.
Finisco per piantare mine anti-uomo sotto i miei stessi piedi.
Mi scoppia tutto tra le mani.
"Stai tranquilla, okkei?"
E stiamo tranquilli, pazienza.

...intanto questa rabbia si trasforma in altro, in una rabbia diversa, da scaricare in modo diverso.
Fossi qui sì, ti farei del male.
Di quello mai visto.

Ma non è questo il discorso.


  • autostima: Considerazione che un individuo ha di sé stesso. L'autovalutazione che è alla base dell'a. può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova. Di norma l'a. viene meno negli stati di depressione, mentre si rafforza negli stati maniacali.


Lady H.


Commenti

  1. certo che ci sarà sempre gente migliore di te. così come ci sarà sempre gente peggiore di te. ora, obiettivamente, te ne frega qualcosa della gente peggiore di te? no. e allora perché dovrebbe fregarti qualcosa della gente migliore di te? dall'universale al particolare, questa è logica deduttiva mia cara.

    (e soprattutto non diventare MAI amica di gente migliore di te, questo sì che è una merda).

    ah, ti amo. ma su questo non c'erano dubbi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

28 Novembre 2017

E così è finita che ho messo su una playlist su spotify chiamata sad songs , riempito il bicchiere d'acqua fino all'orlo per buttare giù un eventuale groppo alla gola e preso la penna di totoro  con la speranza di poter sciogliermi un po', come ai vecchi tempi. Perché sì. E' passato troppo tempo e sono successe troppe cose dal'ultima volta che ho ascoltato i Mumford&sons, ho riletto troppe volte cose già scritte, ho rivissuto troppe volte cose passate ed e è arrivato il momento di viverne altre. E' come quando si è seduti su uno scoglio d'inverno a fissare il mare e ci chiediamo perché non lo facciamo più spesso, che c'è della poesia nella solitudine e nel dolore, nella nostalgia di una sensazione e nei ricordi un'infelicità passata, presente e futura, Così aspettiamo l'arrivo di una nuova onda abbastanza coraggiosa da scagliarsi sul molo, con le mani che profumano di arancia appena sbucciata e lo stomaco pieno di desiderio , voglia d...

Old fashioned like Chet Bake

Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché trovo della poesia nelle piccole cose; come seguire la danza scoordinata di un granello di polvere che si ritrova immerso, all’improvviso, nel tenue raggio di un sole invernale che attraversa la finestra semi aperta. Sono tutt’ora affascinata dalla figura del postino e del lattaio. Li seguo sempre dallo spioncino del portone ed, in silenzio, aspetto che scompaiano dietro l’angolo e continuo ad aspettare,  immaginandomeli fare la stessa cosa nella via dietro la mia. Per non parlare della Domenica dopo pranzo; le strade deserte, le orecchie piene di telecronache sportive e il naso pieno dell' odore del caffè appena fatto. Si sa che sono vecchio stampo. Lo si sa perché, quando faccio il bagno, immergo sempre le orecchie nell’acqua per sentire i passi del vicino amplificati ma ovattati. Sono tutt’ora ossessionata dal ticchettio della macchina da scrivere e dal suo tintinnio a fine battitura. Riesco ancora a vedere mio ...

Un cucchiaino di limoncello con S. King.

Sono giorni che ho un lancinante dolore al basso ventre. Non è un dolore fisico . Parte dalle braccia, mi fa venire la pelle d'oca, mi fa il solletico ai fianchi e poi si ferma lì, in attesa di qualcosa. qualcuno. Dave   non mi aiuta affatto, continua a dimenarsi come il peccato che desidero commettere. A proposito di peccato , qualche giorno fa ho acquistato e letto " Carrie ", di Stephen King. L'Estate scorsa mi hanno fatto scoprire questo fantastico scrittore e me ne sono innamorata; della sua scrittura che ha qualcosa che rasenta il sacro. Una scrittura fatta di aggettivi, dettagli, come piace a me. E non puoi fare a meno di affezionarti ai personaggi, sbagliati, sociopatici, eccentrici che siano, non puoi fare a meno di seguirli nel loro viaggio e ti ritrovi lì, circondato da colori un po' vintage, con i bordi strappati e qualche macchia. Con Carrie  ti ritrovi il sapore del sangue in bocca, ma è un sapore legittimo, doveroso. Basta con l'inno...