Non c'ho voglia di studiare.
Troppa malattia mi circonda.
Così ascolto un vecchio (o nuovo) CD e mi lascio attraversare dai problemi, non ha senso trattenerli.
Apatia ed insoddisfazione.
Chissà che m'aspetto ancora.
Dalla gente.
Dal mondo.
Non sono loro a non capirmi, sono io che non capisco loro e credo che mai ci riuscirò.
In questo periodo è come se andassi al rallentatore e tutto intorno a me scorre veloce.
Gli altri vivono, dimenticano, amano di sfuggita, soffrono in superficie e si compiacciono del futile.
Sono, SIAMO rimasti in pochi quelli che vivono di passione.
In via d'estinzione.
Continuo a sbattere palpebre stanche, il mio ginocchio si muove senza sosta a tempo di un' insolita ansia.
In attesa.
Ma di cosa?
Ah, vero, di avere qualcosa in cambio.
"Ma che vuoi?"
Almeno un decimo di quello che do ogni giorno a questo cazzo di mondo.
"Ma chi ti credi di essere?"
Una povera sfigata che è stanca di pensare continuamente agli altri e di mettere se stessa dopo l'ultimo posto.
Per una volta vorrei essere al primo posto, vorrei essere speciale e non una da accontentare.
E' la paura di rimanere sola che mi spinge a "sacrificarmi"...
Vorrei quell'attimo di sollievo che si prova quando soffi su una ferita.
E' come tornare a quattro estati fa, adolescente.
Sono una tipa da temporale, Io.
Troppa malattia mi circonda.
Così ascolto un vecchio (o nuovo) CD e mi lascio attraversare dai problemi, non ha senso trattenerli.
Apatia ed insoddisfazione.
Chissà che m'aspetto ancora.
Dalla gente.
Dal mondo.
Non sono loro a non capirmi, sono io che non capisco loro e credo che mai ci riuscirò.
In questo periodo è come se andassi al rallentatore e tutto intorno a me scorre veloce.
Gli altri vivono, dimenticano, amano di sfuggita, soffrono in superficie e si compiacciono del futile.
Sono, SIAMO rimasti in pochi quelli che vivono di passione.
In via d'estinzione.
Continuo a sbattere palpebre stanche, il mio ginocchio si muove senza sosta a tempo di un' insolita ansia.
In attesa.
Ma di cosa?
Ah, vero, di avere qualcosa in cambio.
"Ma che vuoi?"
Almeno un decimo di quello che do ogni giorno a questo cazzo di mondo.
"Ma chi ti credi di essere?"
Una povera sfigata che è stanca di pensare continuamente agli altri e di mettere se stessa dopo l'ultimo posto.
Per una volta vorrei essere al primo posto, vorrei essere speciale e non una da accontentare.
E' la paura di rimanere sola che mi spinge a "sacrificarmi"...
Vorrei quell'attimo di sollievo che si prova quando soffi su una ferita.
E' come tornare a quattro estati fa, adolescente.
Sono una tipa da temporale, Io.
Lady H.
Ottima questa espressione del rallentato rispetto al mondo, la userò.
RispondiEliminaUltimamente mi sono fissato su un'altra cosa. Dico spesso alle 5 persone che frequento: "ma la gente va al mare, fa sesso, si ubriaca, telefona, fa, dice..., dando tutto per scontato, non sanno di essere fortunati, non assaporano!".
Mi fanno sentire folle, a me, persona a cui fa piacere anche comprare un libro usato da 1 euro...
In un certo senso li invidio.
EliminaLe persone come noi vivono male, ma almeno vivono.
la maggior parte della gente è un gregge di pecore: ama ciò che si convincono di dover amare.
RispondiEliminaàmati con convinzione e la gente ti amerà.
intanto ti amo io e che si fotta il resto del mondo.